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Leishmaniosi e fitoterapia l’incredibile risultato

FITOTERAPIA NELLA CURA DELLA LEISHMANIOSI

Questa malattia che colpisce principalmente i cani è veramente dannosissima, trasportata dai pappataci responsabile ne è un parassita che una volta entrato nel corpo inizia il suo processo di distruzione.

Chi ha cani sa bene quanto possa essere rischioso contrarla, per questo è importante sempre proteggere il proprio animale domestico.

Per chi invece purtroppo ha già contratto la malattia necessità di cure specifiche in corso di Leishmaniosi non serve immunostimolare in maniera generica, bensì immunomodulare, cioè svolgere un’azione di regolazione del piatto della bilancia Th1/Th2.

I farmaci convenzionali non possiedono questa meravigliosa proprietà.
Con le medicine non convenzionali invece si può fare moltissimo!

Vediamo come ….

Attraverso funghi medicinali, oligoelementi ed erbe officinali

Tutti i funghi medicinali sono ricchi di beta-glucani, polisaccaridi ad azione immunomodulante, capaci di orientare la risposta immunitaria nella corretta direzionericonosciuti di ausilio nelle terapie contro diverse patologie, compreso il cancro.

Tutti i funghi sono considerati anche adattogeni, cioè sostanze che aumentano la resistenza ai fattori di stress, permettendo un migliore recupero dalla stanchezza, dalle infezioni e dagli stati depressivi, senza la comparsa di alcun effetto collaterale indesiderato.

Il fungo Agaricus Blazei Murril (ABM), è noto per le sue proprietà immunomodulanti e antineoplastiche, ha la concentrazione di beta-glucani più alta di tutti gli altri funghi medicinali.

Studi recenti dimostrano come l’ABM possieda anche un’attività leishmanicida diretta verso diverse specie di Leishmania, inducendo una significativa riduzione della carica parassitaria nel fegato, nella milza e nei linfonodi degli animali infetti, senza causare alcun effetto collaterale questo rimedio può essere utilizzato da solo oppure in combinazione con altri farmaci

Inoltre questo fungo ha un azione epatoprotettiva nei confronti di farmaci e sostanze epatotossiche, e anche questa proprietà risulta utile nei cani che spesso sono già stati sottoposti a lunghi cicli di terapia.

Anche il Cordyceps Sinensis è un fungo di grande aiuto in corso di Leishmaniosi per la sua importante azione antiossidante e immunomodulante.  La proprietà terapeutica che lo rende unico e insostituibile nel trattamento di questa malattia è la sua capacità, ben conosciuta in Medicina tradizionale cinese, di tonificare e proteggere i reni, soprattutto in soggetti anziani e defedati, diversi studi clinici hanno confermato la sua attività di supporto di molte malattie renali, compresa l’insufficienza renale cronica

L’oligoelemento ZINCO

Una terapia di successo per la Leishmaniosi un oligoelemento “essenziale”, cioè che è necessario assumere regolarmente con l’alimentazione, in quanto una sua carenza può avere gravi ripercussioni sulla salute. Una sufficiente disponibilità di questo elemento è anche fondamentale per il corretto funzionamento del sistema immunitario.

una carenza di Zinco provoca uno squilibrio tra i linfociti TH1 e TH2, Oltre all’effetto immunomodulante lo zinco ha anche un effetto leishmanicida, poichè inibisce alcuni enzimi necessari al metabolismo del parassita il  trattamento con solfato di zinco è preferibile in quanto molto più facile da somministrare, più economico, e soprattutto più sicuro in quanto privo di effetti collaterali

oltre a questi due potenti rimedi troviamo anche le erbe officinali le più utilizzate sono

L’artemisia somministrata in olio essenziale  possiede attività leishmanicida e la Gentiana Lutea conosciuta in fitoterapia soprattutto per i suoi principi amari (amarogentina e genziopicroside), contenuti nella radice, che stimolano l’appetito e migliorano la digestione. Alla pianta vengono anche attribuite proprietà toniche e ricostituenti. Attualmente si è scoperto che un suo principio amaro, l’amarogentina presenta proprietà farmaceutiche nella cura della leishmaniosi in quanto in grado di uccidere il parassita

Gli attuali farmaci per la Leishmaniosi canina hanno spesso gravi effetti collaterali e non sempre sortiscono l’effetto desiderato perché può svilupparsi la farmaco-resistenza. Quindi, sono necessarie alternative, che si possano utilizzare da sole o in associazione ai farmaci convenzionali allo scopo di potenziarne l’azione, permettendo di diminuire le dosi e la durata della terapia.

Ovviamente bisogna evitare il fai da te e rivolgersi al proprio veterinario oppure ad un fitoterapista competente in quanto le dosi, la provenienza e la somministrazione devono essere fatte da un professionista del settore.